Più di 600 studenti hanno risposto al nostro appello sulle mense, andiamo a vedere insieme vantaggi e problemi del sistema mense al Politecnico di Milano.
Innanzi tutto al Politecnico ci sono diversi punti di ristoro ma, come si evince dal grafico, il primato sul rapporto qualità/prezzo sembra averlo guadagnato Bovisa, con una media di circa 3 punti su 5. Il premio porzioni abbondanti lo vince la mensa del Polo di Lecco, mentre a Leonardo la cosa migliore sembra essere la gentilezza e disponibilità del personale (non troppo bene!).
Il problema dei prezzi
Il problema maggiore guardando i commenti sono i prezzi, il menù completo a 7€ è considerato eccessivo per una mensa universitaria, soprattutto considerando che il buono pasto degli studenti che hanno diritto alla borsa di studio è di 5€ ed è insufficiente per le mangiare nelle mense di Ateneo.
Nel sondaggio abbiamo chiesto l’opinione anche a coloro che non frequentano le mense e l’alternativa che va per la migliore è sempre la schiscetta, per prepararla gli studenti hanno dichiarato di spendere tra i 2,5€ e i 5€ che, anche nella fascia più alta sono comunque ben 2€ in meno del menù completo offerto dalle mense (e che costa 7€).
La cosa più preoccupante è che il bando vinto dai gestori in alcune aree come quelle di Leonardo non pone limiti all’aumento del prezzo, per cui è difficile dare vincoli agli aumenti e quasi impossibile abbassare i prezzi, quasi: come rappresentanti ci siamo infatti opposti al prolungamento di questi contratti, che dovevano scadere nel 2025 ma che sono stati prolungati fino al 2026 con una delibera del Consiglio di Amministrazione (CDA), unica che non ha votato a favore è stata la nostra rappresentante in CDA.
In altre università come al Politecnico di Torino, il menù e il costo è proporzionato alla fascia ISEE dello studente e comunque il prezzo più caro si aggira intorno ai 5€! Il 2026 sembra molto lontano, ma nel frattempo abbiamo deciso di darci da fare per cominciare a pensare a delle alternative, nella speranza di trovare anche soluzioni più immediate.
Sovraffollamento
Altro punto critico che emerge è l’inadeguatezza totale degli spazi, che non sono proporzionati al numero di studenti: ora che è iniziato il semestre in alcune mense ci sono addirittura file di 30/40 minuti, insostenibili per chi deve fare pausa pranzo in un’ora per poi tornare a lezione.
In un Ateneo dove anche le aule per le lezioni scarseggiano, è difficile pensare che troveranno spazio per le mense, tuttavia si potrebbero stipulare convenzioni migliori o ipotizzare ad un servizio da asporto su prenotazione online, così da evitare almeno le lunghe code. A proposito di asporto, nel campus Leonardo si paga pure quello, ben 50 centesimi se decidi di portare via il cibo. Questa, novità che sembra inserita di recente, è sicuramente una cosa che possiamo eliminare, in questi giorni contatteremo l’ufficio preposto per segnalare questa stranezza.
Noi continuiamo a lavorarci con un gruppo di studenti e rappresentanti di Svoltastudenti, se hai voglia di partecipare o sei curioso di vedere come funzionano le proposte e i contratti delle mense, contattaci!