Gli studenti non possono che essere attenti e preoccupati dalle vicende che investono l’Università con particolare riferimento al nostro ateneo, il Politecnico di Milano. Scriviamo questa lettera aperta perché vorremmo invitare tutti a identificare questo difficile momento come un’importante opportunità di rinnovamento e miglioramento del sistema universitario italiano.
Non condividiamo il movimento di protesta in corso che, sebbene animato dalla volontà di difesa e miglioramento del sistema universitario italiano, a nostro avviso non esprime una reale proposta di riforma di questo e rischia di comprometterne la sua immagine già ampiamente falsata presso l’opinione pubblica che la marchia come inefficiente, sprecona e attaccata ai propri privilegi. Bisogna infatti considerare che molte componenti del sistema presentano caratteristiche palesemente indifendibili. E’ un dato che 26 università abbiano un rapporto “assegni fissi/FFO” superiore al 90%, cioè fuorilegge, di cui 2 maggiori del 100%. E’ una certezza la proliferazione delle sedi distaccate. E’ un dubbio fondato l’opacità del sistema dei concorsi.
Tuttavia, siamo preoccupati per la mancanza, a monte della L 133 di una riforma strategica e con una prospettiva di lungo termine che assicuri un futuro all’università italiana.
Vogliamo sottolineare che non siamo a priori contro dei tagli quando inseriti in un contesto di recessione e di marcata crescita del FFO negli anni passati. Tuttavia siamo senz’altro contro dei tagli indiscriminati, “a pioggia”, che non tengano conto cioè delle differenze oggettive nella qualitĂ della didattica, della gestione e della ricerca di alcuni atenei rispetto ad altri. Va inoltre considerato che tali tagli potrebbero compromettere la linea di sviluppo intrapresa dal Politecnico di Milano*, giĂ al top dell’universitĂ italiana, con l’ambizione di collocarsi fra le migliori scuole tecniche d’Europa nei prossimi anni.
Alla luce di ciò, vogliamo proporre un progetto concreto di miglioramento che cominci dal modificare l’attuale sistema di finanziamento delle universitĂ a vantaggio di uno nuovo, basato integralmente su un insieme di indicatori oggettivi di qualitĂ dell’ateneo. Vogliamo un’universitĂ MERITOCRATICA, che promuova il riconoscimento del merito degli studenti nell’universitĂ e nel mondo del lavoro, che premi i docenti migliori e la ricerca migliore, che garantisca gli stessi servizi agli studenti meritevoli a prescindere dalla provenienza sociale, sicuri che possa portare vantaggio a tutto il Paese.
A questo proposito si propone l’apertura di un tavolo di confronto tra le parti in sede ministeriale che speriamo essere fiduciose di modificare dalla base il sistema e porre soluzione alla situazione dannosa e contro-produttiva con la quale dobbiamo confrontarci attualmente. Allo stesso tempo, supportiamo l’iniziativa ricordata dal rettore del "Progetto merito", in un’ottica di promozione, misurazione e riconoscimento del merito e ridistribuendo le risorse in funzione di parametri che tengano conto della qualità .
Fiduciosi nel rinnovamento e nel dialogo, ringraziamo.
Svoltastudenti – Politecnico di Milano
*Il Politecnico di Milano si è distinto per l’efficacia nella sua missione formativa e nella ricerca (la peer review, la valutazione internazionale ha riconosciuto come il 39% dei docenti appartenga a gruppi ritenuti excellent at international level e giudicato complessivamente la ricerca in ateneo good at international level, luglio 2008, ilSole24Ore); per l’efficienza nell’amministrazione (Premio Qualità delle Pubbliche Amministrazioni 2007 e 2008); per l’efficienza dimostrata dal complessivo aumento degli spazi messi a disposizione degli studenti (posti aula, studio, aula informatizzata, posti letto); per il rapporto “assegniFissi/ FFO” (incidenza delle spese del personale su FFO) del 66%, la più bassa dopo l’Università di Catanzaro, che però è un’università piccola (35 ML€ di FFO 2008), Corsera, 3 /11/2008.